La 25° Edizione della manifestazione “IDENTITA’ Salentina”, promossa dalla Sezione Sud Salento di Italia Nostra e avviata a Parabita c/o l’ex Convento dei Domenicani lo scorso 23 settembre in concomitanza con “Le Giornate Europee del Patrimonio” (durante la quale sono state inaugurate cinque Mostre riguardanti i beni culturali del territorio salentino e si è tenuta la Tavola rotonda sulla gestione del patrimonio culturale e che si concluderà a Parabita domenica 8 ottobre (dopo le tappe di Patù, Castro e Corigliano d’Otranto), prevede Venerdì 6 ottobre – alle ore 9.30 – a Lecce c/o il Museo “S. Castromediano” il Convegno su: “Le lingue dell’antico Salento: lo stato delle conoscenze e gli strumenti di tutela e valorizzazione”.
Gli incontri tenutesi nei giorni precedenti, che hanno visto il coinvolgimento degli Istituti Comprensivi di Castro (affiancati da alcuni studenti del Liceo “Capece” di Maglie), di Corigliano d’Otranto e di Patù con visita ai Musei, alle aree archeologiche e a i Centri storici dei loro comuni, e con gli interventi tenuti a Patù dal Prof. Giovanni Baffa, Docente di Storia ed Economia del Mondo antico e Responsabile del Laboratorio di Epigrafia dell’Università del Salento, a Castro dal Dott. Amedeo Galati, Direttore degli scavi archeologici in Località “Capanne” a Castro e dall’Antropologa Dott.ssa Manuela Pellegrino a Corigliano d’Otranto, sono stati trattati i vari aspetti concernenti le lingue dei Messapi, dei Latini e dei Greci attraverso le testimonianze che ci sono pervenute e che – in vario modo – sono le radici dei nostri linguaggi.
Il Convegno, che prevede interventi di esperti di messapico, latino e greco, oltre che di volgari e dialetti che si sono succeduti nella storia linguistica della regione nell’ottica della preservazione del patrimonio immateriale, intende essere un momento di approfondimento delle iniziative attivate dalla Sezione Sud Salento nei giorni precedenti, sulla traccia indicata per quest’anno dal Consiglio d’Europa e riguardante il “Patrimonio IN vita”, ovvero quel patrimonio costituito dagli idiomi, dai canti, dalla musica e dalle storie delle popolazioni e che nel corso dei secoli si sono tradotte in tradizioni, manufatti e testimonianze diverse che sono parte integrante della cultura e dell’identità di territorio salentino.
L’argomento oggetto del convegno risulta – tra l’altro – d’attualità anche in considerazione dell’imminente emanazione di normative di applicazione della L. 482/99 sulle minoranze linguistiche e sulle attività che occorre incoraggiare che – tra l’altro – devono includere la definizione di comitati di esperti che vigilino sulle modalità di erogazione dei fondi destinati all’organizzazione e allo svolgimento di attività di tutela (al servizio delle comunità) e alla creazione di servizi di consulenza linguistica (anche per una valorizzazione ai fini turistici). Un obiettivo ancora più urgente si orienta verso la sensibilizzazione e la formazione di figure professionali in grado di sintonizzare le necessarie competenze con le attuali tematiche ecolinguistiche.
Oltre ai numerosi progetti internazionali che si prefiggono una valutazione super partes dei bisogni di preservazione della diversità linguistica, si sente infatti l’urgenza di determinare i percorsi di valorizzazione della conoscenze che, antropologicamente, le genti salentine hanno preservato per secoli in modo originale in un quadro linguistico relativamente omogeneo e distinguibile nell’ambito delle parlate dell’Italia meridionale
E in quest’ambito, oltre al contributo di riconosciute autorità accademiche nelle diverse aree disciplinari coinvolte, sembra utile riunire energie del territorio che sono spesso molto attive nell’associazionismo locale o nella promozione di una progettualità individuale che non può essere trascurata trattando di un tema così partecipato come la lingua delle nostre comunità.
Per una riflessione preliminare, i cittadini interessati possono riferirsi a vari contributi presenti nel volume “Salento: Quale identità, quale futuro?” – AA.VV. Collepasso: Aluisi – Italia Nostra o reperire infor-mazioni su diversi numeri – in particolare nn. 19, 25 e 34 – della rivista semestrale “L’Idomeneo” edita dalla Società di Storia Patria – Sezione di Lecce – https://siba-ese.unisalento.it/index.php/idomeneo.
Venerdì, 6 Ottobre – Ore 9.30
LECCE – Museo “Sigismondo Castromediano”
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Italia Nostra – Sezione Sud Salento
CONVEGNO
LE LINGUE DELL’ANTICO SALENTO
Lo stato della conoscenza e gli strumenti di tutela e valorizzazione
Ore 9.30 – REGISTRAZIONE PARTECIPANTI
Ore 9.40 – SALUTI ISTITUZIONALI
Luigi De Luca – Direttore Polo Biblio-museale “S. Castromediano” – Lecce
Mario Fiorella – Presidente Italia Nostra – Sezione Sud Salento
Attilio Pisano – Delegato del Rettore all’Offerta formativa – Università del Salento
Paola Povero – Consigliera Delegata alla Cultura della Provincia di Lecce
Carlo Salvemini – Sindaco del Comune di Lecce
Ore 10.00 – INTRODUZIONE E CONDUZIONE
Alberto Nutricati – Ricercatore e Giornalista
Ore 10.15 – RELAZIONI
“Il progetto Pos Matone Griko. Un metodo di insegnamento per una lingua minoritaria”
Isabella Bernardini già Doc. di Lingue e letterat. neogreca – Università del Salento
“Messapici, Latini, Greci: avvicendamenti e fasi di convivenza linguistica”
Antonio Romano – Docente di Linguistica generale – Università di Torino
“Interventi regionali per l’attuazione della legge sulla tutela delle lingue storiche della Puglia”
Cristina Sunna – Responsabile P.O. Sezione Istruzione e Università – Regione Puglia
“Le lingue del Salento, dal passato al futuro. Confini linguistici e vitalità”
Immacolata Tempesta – Docente di linguistica italiana – Università del Salento
Ore 11.30 – CONTRIBUTI
Vito L. Castrignanò – Società di Storia patria per la Puglia – Lecce
Giovanni Giangreco – Storico dell’arte
Mirko A. Grimaldi – Docente di Glottologia e Linguistica – Università del Salento
Silvano Palamà – Storico e Presidente dell’Associazione “Ghetonia” – Calimera
Ore 12.00 – DIBATTITO
Ore 12.20 – CONCLUSIONI
Rosario Coluccia Docente emerito di Linguistica italiana dell’Università del Salento e Accademico della Crusca