Abbiamo atteso fino all’ultimo istante per sperare nel miracolo, sperare che il firmatario, sindaco Ottavio De Nuzzo, della locandina inerente la fiaccolata di questa sera, avesse il pensiero di invitare i rappresentati di un pezzo importante di città.
Siamo certi che l’improvviso sussulto di senso civico, sia stato trasmesso dai giovani della consulta (cosa che ci fa piacere) ma portato avanti nell’idea con il solito stile sgrammaticato nei modi.
È evidente che la gatta frettolosa fa i figlioletti ciechi, abbiamo notizia che il logo dell’associazione Libera è stato apposto senza alcuna richiesta formale al presidio di Casarano, e questi atteggiamenti “predatori” qualcuno deve pur denunciarli.
Non si coinvolge in questo modo una città. Così si appiccia solo un’etichette senza anima.
Già a partire dall’amministrazione Stefàno, (amministrazione di cui l’attuale sindaco ne era il vice) i fatti e le parole fuori luogo, quando si tratta di criminalità e mafia, erano e sono all’ordine del giorno.
Ricordiamo, come se fosse ieri, le invettive contro la giornalista Marilù Mastrogiovanni, perché ebbe l’ardire di denunciare quelle che potevano essere delle vere e proprie infiltrazioni all’interno dell’amministrazione, denuncia che venne palesata alla presenza dell’allora prefetto Palomba anche dal consigliere Attilio DeMarco e ci ricordiamo la reazione gigantesca contro chi osava mettere il dito nella piaga.
Pensare che ad oggi non vi sia stato un esame di coscienza, fa davvero riflettere, come fa riflette che ad oggi ai consiglieri dell’incontro con il prefetto Rotondi, non è stato comunicato alcunchè! E questo fa davvero pensare (male!)
Noi crediamo nelle “parole d’ordine” di questa sera, ci scusiamo per lo sgarbo nei confronti di Don Antonio Coluccia, ma non ce la sentiamo di fare le belle statuine, anzi, sentiamo di essere un vero e proprio peso se partecipassimo.
I consiglieri di Opposizione