Il silenzio del quieto vivere è stato ancora una volta dilaniato da altri incendi. Ritorna a farsi sentire, con frequenza allarmante, il puzzo della criminalità e allora dobbiamo continuare a tirare una linea chiara di demarcazione per far emergere la loro pochezza.
Non c’è e non ci potrà essere punto di contatto fra noi e loro.
Loro agiscono di notte, alla ricerca dell’anonimato, noi dobbiamo metterci la faccia e cerchiamo la forte luce del sole che non permette ombre.
Loro usano la violenza per farsi rispettare, noi crediamo nella ferrea gentilezza.
Loro si incuneano nelle debolezze della gente, noi lavoriamo per colmare i vuoti di questa difficile nostra società. Noi crediamo nelle istituzioni e nello Stato, loro vogliono imporre la propria assurda, sporca legge.
È un braccio di ferro spossante, durissimo, ma non si può arretrare di un solo passo.
La loro costanza nel perseverare il crimine ci dice quanto siano inumani.
Ma noi abbiamo bisogno di sentire lo Stato accanto, abbiamo bisogno di sentire che le forze dell’ordine tutte, compatte, confermino con decisione che esse sono lo Stato e che esse sono con noi. Abbiamo bisogno che la politica, la chiesa, ogni anello della catena sociale continui a schierarsi. Ogni volta. Sempre.
Continueremo a far sentire la nostra voce e a tornare ad occupare spazi lasciati troppo a lungo vuoti, ma dobbiamo farlo assieme a tutti coloro che credono che il futuro sia nelle nostre mani.
Comitato Casarano libera