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D’Aquino critico sul consorzio di bonifica: “Stanchi di pagare per servizi inesistenti”

by Redazione
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Massimo D'Aquino

Al  signor sindaco Ottavio De Nuzzo. 

Al signor presidente del Consiglio comunale Giampiero Marrella. 

All’assessore con delega all’agricoltura Daniele Gatto.

In questo momento storico di grande difficoltà economica, il succitato consorzio in oggetto, sta inviando richiesta di pagamento del contributo di bonifica (codice 630) per quanto riguarda l’utilizzo del servizio irriguo. Da aggiungere anche un altro contributo di bonifica a carico dei cittadini, che oltre che al terreno, hanno anche un immobile sullo stesso, con il codice 648.

Dopo tante discussioni  avvenute anche in consiglio comunale, con la presenza dei responsabili del consorzio, le lamentele che si evidenziano in maniera più evidente sono state la mancanza di servizi e di manutenzione, oltre alla grande incongruenza, di far  pagare una tassa sulla casa per ben due volte, Imu e il codice ex 648; sì ex perché dopo un po’ di tempo improvvisamente, per magia lo stesso consorzio, annulla sul cartaceo (bollettino, avviso di pagamento), il codice 648, trasformando tutto in codice 630 che include le due voci economiche, dando solo la sensazione che la doppia  tassa sull’immobile sia stata tolta, ma in realtà la somma economica è la stessa, anzi di anno in anno sta aumentando esponenzialmente in maniera esagerata. 

A questo  punto  mi chiedo: come mai il consorzio non fornisce i servizi che competono, per la salvaguardia del territorio? Come  mai tutti i canali di scolo dell’acqua a margine delle strade sono in condizioni molto precarie? etc.

Chiedo un incontro urgente con l’ente Li Foggi, ma con la presenza di tutti i sindaci del comprensorio interessato.

Vorrei che questa mia richiesta che fosse vista dalla maggioranza politica di Casarano come un coinvolgimento allargato al territorio per risolvere questo annoso e ingiusto problema.

Il consigliere comunale Massimo D’Aquino Liber@città  

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