Lunedì 13 maggio è stato convocato un tavolo di confronto tra l’ente regione, rappresentato dal presidente del consiglio regionale Loredana Capone, il direttore generale della Asl Stefano Rossi, la direttrice sanitaria del “Ferrari” Gabriella Cretì, il presidente del comitato “Ferrari” Claudio Casciaro e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
Il Comitato da tempo aveva richiesto l’apertura di questo tavolo, convinto che solo da un confronto sereno e serrato si poteva avviare una disamina delle tante emergenze critiche dei vari reparti del “Ferrari”, in particolare ortopedia, psichiatria, rianimazione e pronto soccorso. Il Comitato aveva proclamato già da tempo lo stato di agitazione ed era pronto anche ad una serie di iniziative forti, interpretando il grave malessere dell’intera comunità ed anche del comprensorio. Certamente a questo tavolo, porteremo le istanze del territorio, e tutte le azioni che dovranno essere attivate per assicurare il diritto costituzionale della salute, con particolare riguardo alle fasce deboli della popolazione. Porremo all’attenzione della Regione e della direzione generale la richiesta di una ricognizione attenta di tutte le risorse umane e professionali dell’Asl, perché ferma restando la grave carenza di personale medico e paramedico, è necessaria una razionalizzazione ed una ridistribuzione delle risorse umane tra l’ospedale “Vito Fazzi” e gli ospedali della provincia. Solleciteremo poi l’apertura del confronto riguardo la riorganizzazione della rete ospedaliera provinciale, affrontando la situazione degli ospedali di Casarano, Gallipoli, Copertino, Galatina, definendo in modo equilibrato la distribuzione dei vari reparti e la vocazione di ogni ospedale, assicurando ai cittadini prestazioni sanitarie di eccellenza.
Riguardo la nota del direttore generale avente per oggetto “Criticità dell’unità operativa anestesia e rianimazione dell’ospedale di Casarano” che vede l’assegnazione di due anestesisti per assicurare la continuità operativa anestesiologica del blocco operatorio e rianimatorio, nell’apprezzare l’intervento della direzione generale, si ribadisce che si tratta di una soluzione tampone, ma che va rivista in un quadro di riorganizzazione generale del servizio stesso.
Il prefetto ha accolto lo stato di malessere profondo delle nostre comunità, allertando l’Asl. Lo ringraziamo per il suo autorevole intervento.
Comitato “Pro Ferrari”
