“Sì, capiamo i disagi, ma quanto sarà bella Casarano?” Non possiamo dirlo con certezza, forse diventerà la cittadina più bella del Salento dopo i lavori, ma se siamo obiettivi e valutiamo quanto è stato fatto finora, possiamo fare alcune ipotesi.
Iniziamo dalla piazzetta D’Elia: sì, è molto meglio con il basolato rispetto all’asfalto e ai parcheggi, ma guardando meglio notiamo che il basolato inizia a sprofondare. Lo hanno circondato con delle strutture in cemento inguardabili per evitare il parcheggio delle auto, ma queste vengono comunque parcheggiate.
Il parco Lineare, consegnato alla città poco prima delle elezioni, è ora in uno stato di degrado assoluto. L’impianto idrico è distrutto, la manutenzione è inesistente e l’illuminazione è spesso spenta. Hanno installato un enorme gazebo per gli eventi, ma forse sarebbe stato meglio sistemare l’illuminazione o riparare le reti forate intorno al campo di calcio.
E l’albero di Natale? Bellissimo, ma era necessario posizionare la casetta di Babbo Natale proprio di fianco per bloccare la strada? E le casette in legno comprate, insieme alla slitta di Babbo Natale, sono state utilizzate solo un anno e ora sono lì a prendere polvere.
Le fioriere sono un altro problema: da quando sono comparse, non hanno mai avuto una posizione fissa. Si spostano da un giorno all’altro, cambiando la configurazione delle piazze, la direzione della carreggiata e persino eliminando i parcheggi.
Sì, liberare le piazze dalle auto è un obiettivo lodevole, ma occorre pianificare e trovare alternative adeguate per il parcheggio. Questo è fondamentale per una corretta amministrazione della città.
Forse siamo criticoni, ma guardando Casarano sorgono delle domande: erano davvero necessari tutti questi paletti gialli e neri per la città? Non si poteva trovare un’alternativa più decorosa?
Via Matino è davvero migliorata dopo il rifacimento dell’asfalto e dei marciapiedi, come si diceva? Secondo l’opposizione no, e se la son presa anche con il presidente dei commercianti, come se i commercianti non abbiano molta voce in capitolo.
La scuola secondaria su Piazza San Domenico, i cui lavori sono iniziati in estate, è stata bloccata e mai più ripresa. La piazza è stata bloccata di mattina, con un avviso alla cittadinanza nel pomeriggio.
Ora è il turno di via Dante, una delle arterie importanti per il commercio di Casarano, chiusa tra i tanti cantieri esistenti. Non ci lamentiamo dei cantieri o dei lavori, ma della mancanza di una pianificazione adeguata.
Un cantiere pubblico a Casarano si sa quando inizia, ma non si sa quando finisce! L’amministrazione non aveva annunciato che Piazza San Domenico sarebbe stata fruibile prima di Natale? A Natale non siamo riusciti a camminarci e neanche oggi.
La tangenziale di Casarano avrà mai una fine? Questi sono solo alcuni esempi dell’incuria che sta svuotando lentamente la nostra città.
Il problema del commercio a Casarano sono davvero i grandi e-commerce? O forse le persone non hanno motivi per fare una passeggiata nel nostro centro!
Gli eventi dei locali sono annullati da una delibera, i parcheggi sono inesistenti, la viabilità è discontinua e progettata senza criterio, i lavori pubblici sono infiniti, e l’illuminazione pubblica è carente e spesso non funzionante, soprattutto nei punti cruciali della città.
Se dovessimo parlare della giunta comunale e dei suoi cambiamenti durante questa amministrazione, sarebbe necessario scrivere un libro. Quindi, cari membri della giunta comunale, che ci definite “leoni da tastiera”, vorremmo citare le parole di Mark Twain: “I politici sono come pannolini: entrambi devono essere cambiati spesso e per la stessa ragione.” Purtroppo, il “pannolino” di Casarano è ormai strabordante.
Siamo Casarano