Alzare muri, ma in un altro senso. Martedì 21 maggio a Casarano (Lecce) entra nel vivo il progetto “Ricami di pietra” destinato a soggetti a rischio marginalità, devianza e disagio sociale. Destinatari dell’iniziativa, sostenuta da Fondazione con il Sud ed Enel Cuore Onlus, sono in tutto ottanta persone fragili, trentatre delle quali a gennaio hanno cominciato un percorso formativo per recuperare e innovare l’antico mestiere di costruttore di muretti a secco. Dopo le lezioni teoriche martedì la “campanella” suonerà non in classe ma nelle campagne di Casarano dove giovani e adulti passeranno così dalla teoria alla pratica, dall’aula ai campi dopo aver frequentato le lezioni nella sede di A.F.G. – Associazione di Formazione Globale di Casarano, ente capofila del progetto con partner Comune di Casarano, Arci Lecce Solidarietà Società Cooperativa Sociale, Rinascita Società Cooperativa Sociale, Consorzio Cetma – Centro di Ricerche Europeo di Tecnologie Design e Materiali e Ordine degli Architetti della Provincia di Lecce.
Martedì all’apertura del cantiere nelle campagne salentine saranno presenti il presidente di A.F.G. Sergio Tolomeo, la dottoressa Giuliana Longo, ideatrice e progettista di “Ricami di Pietra”, il direttore generale di A.F.G. Francesco Negro e la dottoressa Angelica Carnelos, Segretario Genarale di Enel Cuore, la Onlus del Gruppo Enel.
«Andiamo avanti in questa stimolante esperienza umana e didattica – dichiara il presidente di Associazione Formazione Globale, Sergio Tolomeo – inaugurando il cantiere-scuola con i primi ventuno allievi. Ragazzi e adulti impareranno a costruire muretti a secco guidati da docenti, architetti e “maestri” del secolo scorso che hanno accettato di accogliere i nostri allievi nelle loro campagne. Questo progetto mira a incidere concretamente sull’economia del territorio e all’inclusione sociale e siamo felicissimi di ospitare per l’inaugurazione del cantiere, la dottoressa Carnelos, Segretario Generale di Enel Cuore Onlus che, insieme a Fondazione Con il Sud, sostiene questo progetto che mette insieme tradizioni rurali e artigiane e innovazione, anche tecnologica, nell’ambito di una professione a rischio. Obiettivo finale, infatti – ricorda il presidente Tolomeo – è quello di avviare gli allievi alla costituzione di una cooperativa sociale del settore della muratura a secco».