Solo 5 i medici pienamente a disposizione di un Pronto Soccorso che affronta le emergenze di circa 140.000 utenti.
Sono 6 Biologi e 9 Tecnici che ogni giorno devono gestire circa 700 richieste indirizzate al laboratorio analisi.
Sono 6 i medici che si dividono fra le sale operatorie e il reparto di Rianimazione con 6 posti letto, praticamente sempre occupati.
In Geriatria il Personale medico e paramedico è sottodimensionato rispetto al carico di lavoro, garantisce con fatica i livelli essenziali.
Il reparto di Cardiologia assiste 12 pazienti la volta con solo 5 medici.
Il reparto di Chirurgia Generale ha 24 posti letto e 4 medici di cui uno specializzando, un medico in prepensionamento e due in maternità.
In Endocrinologia mettono a disposizione cure con tecnologie modernissime che garantiscono una risposta adeguata a tutta la provincia, sia per utenti pediatrici che adulti, ma soprattutto nella fase di passaggio di queste età. Se ne occupano tre dottoresse condivise fra Ospedale e Distretto Socio-Sanitario.
Lo stesso per Nefrologia dove oggi i medici sono solo due per seguire 21 posti letto che su due turni servono 42 pazienti al giorno, garantendo un’assistenza di altissimo livello solo grazie all’impegno del personale.
In Oncologia i medici sono due, la dottoressa spiega che il carico di lavoro è enorme, considerato che i numeri dell’oncologia di questo territorio, sono di una certa portata e non può essere rapportato ad altre Unità Dipartimentali.
In Ortopedia vi è un numero variabile di medici, provenienti da altri ospedali, che coprono 12 ore, un reparto che è stato un’eccellenza e oggi non risponde ai pazienti fuori orario d’ufficio.
In Radiologia si è rilevato che il personale medico e paramedico è insufficiente per soddisfare le esigenze degli utenti.
In Medicina Interna e Lungodegenza per 24 posti letto ci sono 8 medici di cui due in malattia e due specializzanti.
Se leggeste questi dati riferiti ad un Ospedale che non conoscete cosa pensereste?
Che si tratta di un Ospedale in una situazione difficile, dovuta al fatto che si trova in un Paese lontano “sottosviluppato” o, peggio ancora, in un territorio in guerra o in grandissima crisi.
Non è così, questi sono i dati di un Ospedale nel nostro territorio, in un Paese che è considerato e si ritiene “sviluppato”, un Paese che ha visto i sui cittadini combattere per mantenere il Diritto alla Salute acquisito da chi ci ha preceduto e che ci viene negato ogni giorno sempre di più da una politica sorda alla voce del suo elettorato!
Perché sono decisioni politiche quelle all’origine di questa situazione, e noi non ci stancheremo di ribadirlo, le scuse adottate per giustificare scelte scellerate di impoverimento di risorse e personale a questa struttura non hanno nessun fondamento ed è ora che ognuno si prenda le proprie responsabilità.
Come Gruppo Territoriale del M5S seguiamo con grande preoccupazione questa situazione che lede i diritti degli abitanti di questo territorio e mette in grave difficoltà il personale che con infinita abnegazione sopperisce alle carenze del sistema.
Insieme ai nostri rappresentanti nelle istituzioni ci uniamo alle richieste dei dipendenti e delle sigle Sindacali che in questi giorni hanno ribadito le loro richieste e ci opereremo in tutti i modi a nostra disposizione per far rientrare al più presto questa grave emergenza.
M5S Casarano