Intitolare un luogo pubblico alla memoria di una delle vittime innocenti di mafia della provincia di Lecce. Questa la richiesta formalmente inoltrata dal Comitato intercomunale per la legalità a tredici comuni del sud Salento.
Ieri, giovedì 6 luglio, l’iniziativa è stata presentata al Prefetto di Lecce, Luca Rotondi, con il quale si era avuta un’interlocuzione sul tema già la scorsa primavera. Cogliamo l’occasione per ringraziare S.E. il Prefetto, per la sensibilità, l’attenzione e la disponibilità dimostrate, esempio tangibile di come le istituzioni siano vicine ai cittadini e alle loro esigenze.
Nell’iniziativa sono stati coinvolti i Comuni di Alliste, Casarano, Collepasso, Gallipoli, Matino, Melissano, Parabita, Racale, Ruffano, Supersano, Taurisano, Taviano e Ugento. La scelta dei Comuni non è frutto del caso, collocandosi questi ultimi in un’area geografica che ha come epicentro Casarano, città nella quale, nel 2016, a seguito di preoccupanti episodi di criminalità, nacque il Comitato Casarano Libera, poi evolutosi nel Comitato intercomunale, per dare maggior respiro, slancio e incisività alla propria azione.
«Il preoccupante aumento di episodi criminosi nei Comuni del comprensorio – si legge nella richiesta – rende necessario un approccio sovracomunale al problema. Per questo motivo, accogliendo le richieste provenienti da più parti del nostro territorio (tra cui singoli Cittadini, Associazioni e rappresentanti delle Amministrazioni comunali), si è creato un “Comitato Intercomunale per la Legalità” al fine di affrontare congiuntamente le problematiche inerenti la criminalità ormai comuni a tante realtà locali. Siamo dell’idea che, mai come adesso, ci sia bisogno di segni tangibili di unità nella lotta alla criminalità».
Facilmente intuibili le motivazioni della richiesta, sottoscritta da più di venti associazioni attive sul territorio, tra le quali, con ruolo di capofila, l’Associazione Libera-Presidio di Casarano “Angelica Pirtoli”. Tra i firmatari anche singoli cittadini e consiglieri comunali dei Comuni coinvolti.
«Ritentiamo – spiegano i referenti del comitato – che l’intitolazione di vari luoghi pubblici alle vittime di mafia della Provincia di Lecce, tra le quali Peppino Basile, Renata Fonte, Antonio Montinaro e Angelica Pirtoli, possa essere una forma di sensibilizzazione alla legalità e di ricordo da parte delle cittadinanze coinvolte. Per questo abbiamo chiesto che, per ciascuna delle vittime citate, venga scelto un luogo simbolico. Ad esempio, ad Angelica Pirtoli, piccola vittima innocente di soli due anni, sarebbe adatto dedicare un luogo legato all’infanzia come una scuola o un parco o una biblioteca. Pertanto, abbiamo chiesto ai sindaci e ai presidenti del consiglio di tredici comuni la convocazione del Consiglio comunale finalizzato ad adottare un Ordine del Giorno o una risoluzione affinché si impegni l’amministrazione comunale a designare un luogo pubblico pertinente da intitolare alle vittime leccesi di mafia».
L’auspicio del comitato è che si possa realizzare, a stretto giro, un’azione coordinata fra tutte le Amministrazioni Comunali, allo scopo di avere un maggiore impatto sociale, pur nella consapevolezza delle incombenze burocratico-amministrative che gravano sulle Amministrazioni Locali.
«Siamo pienamente consapevoli – concludono dal Comitato – che è possibile superare le mafie, solo se a metterci in gioco siamo tutti insieme: solo con il NOI si vince».
Comitato Intercomunale per la Legalità