Si sta abbandonando al suo crudele destino una donna affetta dalla nascita da “TETRAPARESI SPASTICA” che fino a ieri contava soprattutto sull’aiuto del padre (deceduto di recente) e di alcuni parenti (oggi impossibilitati anch’essi a darlo) ed i contributi finanziari entranti in questa famiglia sono sufficienti a coprire le spese del personale per l’assistenza di notte e
qualche ora di giorno.
La ragazza vive segregata in casa al primo piano, con una scala molto ripida e difficoltosa da utilizzare per una persona sana, figuriamoci per un diversamente abile o una persona anziana, con un ascensore obsoleto che spesso si guasta lasciando chiuso dentro chi lo utilizza.
ANNAMARIA vive sola con la madre di 86 anni, lascio a chi legge giudicare.
Dalla prossima settimana, come ogni anno, si sarebbe dovuto aprire per lei un piccolo spiraglio di normalità ed avere poche ore al giorno di felicità e disintossicazione psicologica, con l’apertura del centro sociale di via Tagliamento in Casarano.
Ma ahimè Annamaria quest’anno non potrà fruire del Centro e quindi rimarrà chiusa nella sua casa (CARCERE).
Tutto ciò per mancanza di FONDI (questo è quanto suggerito dagli Amministratori del Comune di Casarano) perché non ci sarà più il pulmino messo a disposizione dell’amministrazione per trasportare Annamaria a gioire per qualche ora al giorno; al contrario poi si trovano i fondi per le feste patronali, per le gite fuori città, per sponsorizzare attività sportive o per addobbi ecc ecc..
Quindi, la mancanza di fondi condanna una donna a rimanere esiliata nel proprio domicilio da sola insieme alla madre ultraottantenne.
Chi potrebbe agire e non agisce, chi potrebbe fare e non fa, dorme tranquillo la notte?
Adiremo tutte le vie nessuna esclusa e ragguaglieremo tutti gli organi di informazione a mezzo stampa e televisivi affinché giustizia sia fatta e vengano messi alla luce questi casi umani sfortunati che per noi tutti, invece, che abbiamo avuto la fortuna e il piacere di conoscerli e averli vicini rappresentano una voglia di vita inimmaginabile.
UIL Il Sindacato dei Cittadini
Mario Riso